Negli ultimi anni si registra un’attenzione crescente relativa al patrimonio culturale, in particolare a quello archeologico subacqueo. La conservazione e tutela del patrimonio archeologico hanno quindi costituito materia di accordi internazionali, che esprimono la necessità della difesa dell’immagine della cultura dei popoli, strettamente collegata alla conservazione in situ delle testimonianze archeologiche permettendo un potenziale utilizzo di tali risorse per fini turistici.
Dalla “Convention on the Protection of the Underwater Cultural Heritage 2001” (adottata a Parigi il 2 novembre 2001 dagli Stati membri dell’Unesco allo scopo di mettere in grado le parti di tutelare al meglio il loro patrimonio sommerso), la tutela dei beni archeologici sommersi è esercitata in conformità degli stessi principi generali previsti per il patrimonio archeologico nel sottosuolo.
L’8 aprile 2010 la convenzione (comprensiva dell’allegato) è entrata in vigore in Italia tramite la legge 23 ottobre 2009, n. 157, di ratifica ed esecuzione della convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo.
La Poliservizi offre servizi di supporto finalizzati alla ricerca, prospezioni, caratterizzazione e recupero di relitti, siti e reperti archeologici subacquei. Attraverso la sinergia con enti pubblici la nostra società ha sviluppato sistemi elettronici di “musealizzazione” dei siti archeologici subacquei centrati sui principi di conservazione e fruizione delle aree archeologiche suddette.
Le indagini archeologiche vengono svolte utilizzando diverse tecnologie: side scan sonar, sub bottom profiler, remote operative vehicle, multibeam ed altro.